Terzo trimestre in ripresa rispetto al trimestre precedente per l’economia lariana, ma con cali pesanti nei confronti del 2019: l’effetto dell’emergenza sanitaria si fa sentire e sono evidenti le difficoltà attraversate dalle imprese, molte delle quali si trovano ora a dover affrontare un nuovo lockdown. L’analisi congiunturale della Camera di commercio di Como e Lecco relativa al periodo luglio-settembre 2020 mostra un andamento in chiaroscuro per l’economia del territorio. Come era nelle attese, per tutti i settori produzione, ordini e fatturato, prima del nuovo parziale blocco, risultavano in crescita rispetto al secondo trimestre, ma in sensibile calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, soprattutto per il terziario.
Per quanto riguarda il settore industriale, Como è la provincia lombarda che vede calare maggiormente produzione e ordini, rispettivamente del -13,2% e -10,3%. Solo il “legno-mobilio” evidenzia una crescita, mentre calano tessile e meccanica. Rispetto al secondo trimestre, anche l’occupazione industriale risulta in calo (-0,8%). Analizzando i primi nove mesi del 2020, produzione, ordini e fatturato registrano variazioni medie in calo di oltre 15 punti percentuali, superiori alla media della Lombardia. Como mostra, nel comparto artigiano, un andamento migliore rispetto al settore industriale, con cali più bassi rispetto alla media lombarda e in deciso miglioramento in confronto al secondo trimestre dell’anno. In crescita anche commercio e servizi, che però evidenziano un forte calo del volume d’affari nell’analisi dei primi nove mesi del 2020. Positivi, per entrambi i settori, i dati che riguardano l’occupazione. Boom di richieste di cassa integrazione: le ore dei primi nove mesi del 2020 passano da oltre 3 a quasi 35 milioni. Negativo il saldo tra imprese nate e cessate nei primi sei mesi dell’anno (-40 unità).
“Dopo il primo lockdown, l’economia lariana stava reagendo bene. – commenta il presidente della Camera di commercio, Marco Galimberti – Rispetto al trimestre precedente, si era verificato quel ‘rimbalzo’ che tutti speravamo. L’emergenza in corso presenta le caratteristiche di uno shock asimmetrico che colpisce duramente alcuni settori e ha impatti più attenuati su altri. Stiamo lavorando alla programmazione per il 2021, consapevoli che è necessario uno sforzo straordinario per sostenere il sistema socio-economico”.