Una card unica per visitare i musei dell’Insubria e nuove modalità di fruizione di un patrimonio di grande rilevanza da scoprire attraverso nuove sinergie tra le realtà museali del Canton Ticino, della Lombardia e del Piemonte.
Dal convegno che si è tenuto ieri in rete, promosso dai Lions e da Villa Carlotta con la Regio Insubrica, -primo confronto finora mai realizzato su questo tema, con tutti gli attori in campo, compresi i vicini elvetici-al quale hanno partecipato i rappresentanti delle istituzioni, delle reti e dei sistemi museali, è emersa la volontà di creare un abbonamento collettivo per tutti i musei dei territorio che comprende il Canton Ticino e le province di Como, Lecco, Varese, Novara e Verbano Cusio Ossola.
Le parti intervenute, si sono confrontate per delineare le strategie operative finalizzate a rendere possibile l’attuazione della Regio Insubrica Musei Card: un utile e semplice strumento di integrazione territoriale transfrontaliera, che unisca gli spazi museali agli itinerari ad essi collegati, con l’obiettivo di riprendere consapevolezza di un’identità territoriale e linguistica in parte dimenticata e arrivare ad una promozione culturale e turistica di qualità che incida nel rapporto tra musei e pubblico.
Salda la volontà, più complessa la realizzazione, a parte i costi di gestione e amministrazione alle prese con due monete, euro e franco svizzero, la maggior parte dei soggetti da mettere a sistema rispondono a diversi livelli di comando: nazionale, regionale e comunale, oltre ai siti appartenenti a privati. Inoltre, non secondario, il fatto che il Lario non ha strutturato una rete di musei.
I nodi da sciogliere dunque non sono pochi ma la determinazione di riuscire nell’obiettivo è tanta, e potrebbe addirittura portare -come è stato auspicato dal tavolo di confronto- a richiedere fondi europei Interreg previsti per dialoghi che abbiano quali soggetti partner italiani e non europei.