“Viviamo questo momento di crisi e ne usciremo, ne sono certo, soltanto se ciascuno esercita il livello di responsabilità che gli è proprio, mi riferisco al cittadino e alle istituzioni”: si è presentato alla stampa, lanciando un chiaro messaggio legato all’emergenza sanitaria in corso, il nuovo prefetto di Como, Andrea Polichetti, subentrato ad Ignazio Coccia, andato in pensione.
Polichetti, 59 anni, ha ricoperto il ruolo di direttore centrale per i servizi demografici presso il dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero degli interni, ed è già stato capo di Gabinetto alle prefetture di Latina e Varese.
Insediatosi ieri in via Volta, tante –ha detto- le problematiche che dovrà affrontare nel Comasco: a partire dalle ripercussioni della pandemia, non solo sulla salute dei cittadini, ma anche sull’economia e sulla sicurezza del territorio, dalla povertà crescente, alle attività in crisi e a rischio di infiltrazioni malavitose -in primis quelle legate al settore della ristorazione-, cui segnali devono essere tempestivamente raccolti e combattuti con l’unione di tutte le forze del territorio.
In passato ispettore per la verifica della gestione del centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto, ha individuato tra le priorità da risolvere in città la questione dei senza fissa dimora.
“Il dormitorio nella ex caserma di via Borgovico rappresenta una iniziativa di solidarietà da inquadrare all’interno di un piano normativo da rispettare”, spiega Polichetti, che è intervenuto anche sulla difficile questione della viabilità e del trasporto pubblico locale: “Un tema delicato –ha detto- sotto accusa come veicolo di diffusione del Covid, se necessario –spiega- bisogna intervenire e capire le ragioni di eventuali disservizi.