Il taglio delle corse da parte di Asf Autolinee dopo la sospensione delle lezioni in presenza per gli studenti delle superiori – si parla di almeno 100 corse tra urbane ed extraurbane – ha scatenato un’onda di polemiche, che ieri sera hanno raggiunto anche il consiglio comunale di Como. Dieci esponenti dei gruppi di opposizione, tra Svolta Civica, Civitas, Movimento 5 Stelle, Pd e Gruppo misto, hanno presentato al sindaco Mario Landrisicina una mozione che chiede di potenziare il trasporto pubblico.
“SPT Holding spa è partecipata al 41,70% dal Comune di Como. – si legge nel documento – La società da un lato è proprietaria degli impianti per il servizio di trasporto pubblico locale, e dall’altro è proprietaria di una quota di partecipazione di Asf Autolinee pari al 50,95%. In questa veste il Comune è quindi in grado di nominare il presidente del Consiglio di amministrazione e di orientare le iniziative dell’azienda”. I consiglieri criticano la scelta della società di trasporti: “Si pensi – scrivono – che l’obiettiva diminuzione dell’utenza nelle ore di punta potrebbe consentire un trasporto in sicurezza degli altri utenti e fornire una valida alternativa al traffico privato. Senza contare – aggiungono – che la diminuzione del traffico legato all’utenza scolastica avrebbe potuto consentire di spostare le risorse su quelle corse gravate da problemi di affollamento”. I consiglieri di opposizione chiedono dunque a sindaco e giunta di “orientare il rappresentante designato dal Comune presso Asf affinché promuova con urgenza all’interno del Cda iniziative volte a destinare adeguate risorse al potenziamento del servizio di trasporto e a prevedere l’implementazione delle corse nelle ore di affollamento”.