“La proposta del ministro Bellanova, che prevede più burocrazia e complicazioni per il contenimento del cinghiale, è largamente insufficiente rispetto alle aspettative e alla possibile portata economica e sanitaria della peste suina”. Lo ha detto l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi Fabio Rolfi.
“La proliferazione dei cinghiali – ha proseguito l’assessore – non si risolve fabbricando chilometri di carta con piani su piani, ma semplificando e incentivando gli abbattimenti. Questo è l’unico modo per contenere un problema per le coltivazioni, per la sicurezza delle persone e per gli allevamenti. Gli incidenti stradali aumentano, i morti causati da cinghiali anche e, in prospettiva, è in pericolo anche la tenuta sanitaria di una filiera portante come quella suinicola, visto che il cinghiale è il principale vettore di peste suina”.
Questa mattina gli assessori all’Agricoltura di tutte le regioni italiane hanno incontrato il ministro Bellanova per discutere dello schema di decreto relativo al contenimento della peste suina.
“La proposta del ministro – ha aggiunto Rolfi – prevede un piano regionale da fare entro 60 giorni. Sarebbe l’ennesimo censimento e l’ennesima produzione di carta che non tiene conto della preesistente programmazione lombarda che, in virtù della legge regionale, sta portando ottimi risultati grazie alla caccia di selezione aperta tutto l’anno”.