Un elenco di almeno cento corse urbane ed extraurbane cancellate a partire dalle 6 circa di questa mattina. Quella che Asf Autolinee ha definito “una riduzione minima”, facendo riferimento a una ventina di bus soppressi in città, in realtà è una lista lunghissima di cancellazioni nel capoluogo ma soprattutto sul territorio provinciale.
Questa mattina, gli autisti hanno fatto i conti con ordini di servizio che indicavano ciascuno l’elenco di decine di corse soppresse. Solo per fare un esempio, sono 47 quelle soppresse sulle linee extraurbane che fanno riferimento al deposito di Lazzago. Come già accaduto ieri, molti utenti si sono trovati spiazzati perché solo questa mattina hanno saputo della rimodulazione degli orari e delle corse cancellate.
Già ieri, la decisione di Asf Autolinee di tornare all’orario non scolastico aveva sollevato critiche e polemiche. Oggi la situazione appare ancora più inspiegabile, soprattutto dopo il comunicato diffuso ieri dalla società del trasporto in cui il direttore di esercizio Fulvio Torregiani faceva riferimento a una riduzione minima.
Sul caso ha preso posizione Civitas. “Le corse scolastiche sospese senza preavviso sono uno schiaffo ai cittadini – si legge in un comunicato ufficiale – La decisione irride ogni politica seria di sostegno del trasporto pubblico, ignora una domanda che in quegli orari resta altissima, muove in direzione opposta all’esigenza di garantire il massimo distanziamento dei viaggiatori e finge di non sapere che gli abbonamenti studenteschi sono pagati per tutto il mese di ottobre”. “Vale la pena ricordare che Asf Autolinee è società che, anche grazie a contributi pubblici, ha un attivo di diversi milioni – aggiunge Civitas – Denunciamo con fermezza che si è trattato di una decisione che ha precise responsabilità politiche delle quali chiediamo conto”.