Restrizioni e chiusure portano a un calo delle presenze in città: tutto questo determina una ulteriore diminuzione della mobilità con pesanti conseguenze su taxi, noleggio auto con conducente e bus. Cna Fita trasporto persone stima una contrazione della domanda intorno al 70%, ai livelli di maggio-giugno. Tra luglio e la prima metà di ottobre l’attività ha registrato un calo medio del 50%, attestandosi sul livello minimo di copertura dei costi.
“Sollecitiamo il Governo a inserire anche questa categoria tra quelle più colpite dalle nuove restrizioni con conseguente necessità di indennizzi a fondo perduto – si legge in una nota di Cna Fita – Da troppi mesi i tassisti, che devono rispettare precisi obblighi rientrando tra i servizi essenziali, e i noleggiatori offrono le proprie prestazioni in costante perdita, senza che venga tenuto in alcun conto il sacrificio a cui la categoria è stata sottoposta. In assenza di interventi sono a rischio circa 100mila lavoratori tra titolari di licenze taxi, concessioni auto a noleggio e bus e collaboratori delle varie strutture organizzative”.