Ristorni dei frontalieri, dalla Regione circa 5,3 milioni di euro per la provincia di Como. La somma fa riferimento all’anno 2018 e alla somma che la Svizzera non destina direttamente ai comuni di residenza dei frontalieri ma alla Regione. Complessivamente la somma in Lombardia è di quasi 14 milioni di euro tra Como, Varese, Lecco e Sondrio.
“La Regione provvederà ad accreditare gli importi spettanti a ciascuna provincia, secondo la ripartizione del ministero dell’Economia e delle finanze – ha spiegato l’assessore regionale con delega ai Rapporti con la Svizzera, Massimo Sertori – Quest’anno l’ammontare delle risorse da destinare alle Province di Varese, Como, Lecco e Sondrio è complessivamente di 13,595 milioni di euro, una somma maggiore rispetto agli importi accreditati l’anno precedente per il maggior numero di lavoratori frontalieri attivi”.
Il ristorno fiscale nasce da un accordo tra Italia Svizzera siglato nel 1974 e prevede che parte delle tasse pagate in Svizzera dai lavoratori frontalieri italiani ritornino agli enti locali, in particolare Province, Comuni e Comunità Montane.
“Si stratta di risorse importanti – ha detto Sertori – che saranno utilizzate dagli enti assegnatari per la realizzazione, il completamento e il potenziamento di opere pubbliche di interesse generale volte ad agevolare i lavoratori frontalieri, con preferenza per i settori dell’edilizia abitativa e dei trasporti pubblici”.
“In questo periodo particolarmente difficile per via della crisi economica innescata dall’emergenza sanitaria – aggiunge Sertori – grazie a queste risorse potranno essere avviati cantieri per la realizzazione di opere pubbliche con conseguenti ricadute positive in termini occupazionali e di sviluppo del territorio”.