Raffica di cantieri in città, da settimane durante il giorno si vedono lavori in molte zone che inevitabilmente impattano sul traffico e sulla viabilità. Da ieri ne sono stati avviati di nuovi. Alcuni, come quelli di via Palestro, prevedono la riduzione di una corsia; code e disagi non sono mancati. E da dopodomani si interverrà anche in via Mentana con le stesse modalità (quindi con lo stop di una corsia). Facile prevedere le conseguenze.
Sempre ieri in serata sono stati avviati gli interventi di asfaltatura – in questo caso notturni vista la delicatezza dell’area – in via D’Annunzio nel tratto da piazzale Giotto al confine con il comune di San Fermo e in via Risorgimento nel tratto da via D’Annunzio a via Rimembranza che proseguiranno fino a giovedì.
E proprio da qui sorge spontanea una domanda tra gli automobilisti, perché non eseguire di notte anche molti altri cantieri cittadini? La risposta arriva dall’ufficio Reti e Strade di Palazzo Cernezzi. “Si lavora di notte quando si ravvisano pesanti ripercussioni sul traffico veicolare e quando si rischia di incorrere in interferenze o sovrapposizioni con altre operazioni”. “La prescrizione notturna è un’eccezione – viene chiarito – perché lavorare con il buio comporta un allungamento dei tempi un’inevitabile valutazione aggiuntiva in termini di sicurezza, senza dimenticare che in autunno-inverno anche il meteo incide. E poi – viene spiegato – non bisogna dimenticare l’impatto ambientale sui cittadini che devono dormire in termini di rumori e di tollerabilità”.
“Insomma – viene precisato in conclusione – se le comunicazioni arrivano per tempo in Comune e tutto viene organizzato al meglio il lavoro diurno resta la soluzione migliore. L’impatto sulla circolazione certo è innegabile ma finché è un disagio tollerabile si mette in conto”.
Fin qui la teoria, la pratica di queste ultime settimane ha detto altro. Ora il nuovo test con i disagi di oggi e gli ulteriori cantieri che andranno ad aprirsi.