Ieri la notizia della necessità di una perizia di un consulente esterno per verificare le condizioni della piscina di Muggiò. Oggi l’ennesimo colpo di scena nella tormentata odissea dell’unico impianto olimpionico della provincia di Como, chiuso da oltre un anno senza che si intraveda una via di uscita. L’ultima novità è che il riempimento della vasca, annunciato dal Comune nel luglio scorso e dato pure per fatto, in realtà non è mai avvenuto.
La vasca della piscina di Muggiò è vuota e non era stata riempita neppure nei mesi scorsi. “Il riempimento della vasca e il riscaldamento dell’acqua sono passaggi decisivi per valutare l’effettivo stato degli impianti – aveva annunciato nel luglio scorso l’assessore allo Sport Marco Galli – Il riempimento della vasca in particolare permetterà di capire se ci siano altre criticità e problemi all’impianto”.
Un passaggio fondamentale che era poi stato dato per realizzato. In realtà, la vasca non è mai stata riempita. Il motivo sarebbe legato al fatto che la verifica delle condizioni dell’impianto è stata possibile anche mettendo in pressione la piscina con un accorgimento tecnico, senza mettere realmente l’acqua nella vasca. Una scelta fatta nell’ottica di evitare sprechi d’acqua, almeno sulla carta. La notizia però inevitabilmente lascia qualche dubbio, soprattutto perché non è mai stata comunicata, mentre al contempo veniva annunciata e confermata un’operazione in realtà mai avvenuta.
Se questo sia o meno determinante per l’iter della vicenda è difficile da dire. Certamente, è l’ennesimo colpo di scena, mentre c’è attesa per la nuova perizia, pure questa definita “determinante” per capire se la piscina di Muggiò potrà o meno riaprire. “Se l’esito sarà positivo si potrebbe arrivare alla riapertura entro fine ottobre”, ha detto Galli. Il conto alla rovescia è già ripartito.