Un successo le due Giornate di Primavera dei Fai organizzate sabato e domenica. In totale 8.000 visitatori hanno fatto tappa nei dodici gioielli aperti straordinariamente.
A Ossuccio l’Isola Comacina con i resti della Basilica di Sant’Eufemia dell’XI secolo e le residenze degli artisti e Villa Leoni, dimora privata interamente disegnata dall’architetto Pietro Lingeri. Sul lungolago di Lenno, il complesso di Santo Stefano (chiesa, cripta e battistero).
Sempre a Lenno aperto oltre il consueto orario Villa Balbianello, mentre a Ossuccio la Torre del Soccorso.
A Mezzegra accessibile Palazzo Brentano con visita al Borgo di Bonzanigo.
A Tremezzo, Villa Pini edificata e decorata dalla seconda metà del 1600.
Spostandosi ad Anzano del Parco è stato possibile fare tappa a Villa Carcano con il suo splendido parco. Mentre a Erba cancelli aperti a Villa Sossnovsky Parravicini che tra le sue mura custodisce testimonianze storiche che risalgono al XV secolo.
A Cantù alla Galleria del Design e dell’arredamento si è potuto ammirare le collezioni Bruno Munari e Artidesign solitamente non visibili al pubblico.
Restando nella città del Mobile le giornate di primavera hanno coinvolto anche la Basilica e il Borgo di Galliano risalenti all’XI secolo.
Infine a Fino Mornasco aperta Villa Mambretti e il complesso architettonico di Villa Raimondi nel cui parco c’è la cappella che vide celebrare il matrimonio tra Giuseppina Raimondi e Giuseppe Garibaldi.
<Siamo molto soddisfatti dei numeri registrati – ha detto Silvia Caprile, capo delegazione Fai Como – nonostante il maltempo in tanti hanno approfittato delle aperture straordinarie. Un grazie particolare va alle tante guide turistiche, professionisti che si sono messi a disposizione gratuitamente e ai tanti studenti (circa 150) che hanno preso parte alla due giorni come “apprendisti ciceroni” che hanno accompagnato e spiegato ai visitatori storia e aneddoti dei diversi luoghi>.