Unindustria Como ha diffuso i dati congiunturali del secondo semestre 2014: non ci sono peggioramenti rispetto all’anno precedente. Rispetto alla prima parte del 2014, però, la domanda interna si è nuovamente affievolita, dopo i timidi segnali di ripresa di inizio anno. Anche l’export, da due anni in continua crescita, nella seconda parte del 2014 si è assestato. Il periodo luglio-dicembre del 2014, rispetto l semestre gennaio-giugno, vede un aumento degli ordini del 3,3%, ma una frenata dell’attività produttiva (-3,7%) e del fatturato (-2,4%), sul quale pesano le performance negative delle grandi aziende rispetto alle piccole. L’utilizzo della capacità produttiva è fermo al 73,1%. Per quanto riguarda i paesi di vendita, l’export si conferma trainante: gli stranieri rappresentano quasi il 50% dei clienti delle aziende comasche. Più precisamente, il 53,7% delle vendite si concretizza in Italia; il 26,3% in Europa Occidentale; il 4,3 nell’Europa Orientale;il 3,5% negli Stati Uniti, il 2,7% nel paesi del Brics (Brasile Russia, India, Cina e Sudafrica). <Il secondo semestre del 2014 – commenta il Presidente di Unindustria Como, Francesco Verga – non ha ancora certificato quella ripresa annunciata nei sei mesi precedenti. Il miglioramento rispetto al 2013 è una consolazione ancora non sufficiente. Confortante comunque è vedere come le aspettative della maggioranza degli intervistati siano positive, grazie anche a un deprezzamento del petrolio e dell’euro rispetto al dollaro>.