Il già delicatissimo equilibrio esistente sulle strade cittadine di Como rischia di saltare a causa nuovi tempi di chiusura dei passaggi a livello che tagliano in due la città. Un schiaffo al quale il Comune non è stato finora in grado di reagire.
Lunghe code si sono formate sin dal mattino lungo viale Battisti, in coincidenza con il primo passaggio a livello di viale Lecco, dove intorno alle 12.20 le sbarre sono rimaste abbassate per 2 minuti e 10 secondi. Tempi dunque raddoppiati rispetto a prima. E oggi, pur essendo giorno di mercato, si tratta di un normale sabato di settembre. La situazione sarà sicuramente peggiore, e di molto, dal lunedì al venerdì, nel pieno dell’attività scolastica e lavorativa.
Il caos si scatena non soltanto lungo viale Battisti, ma anche nei pressi dei passaggi a livello agli incroci con viale Bertinelli e piazza Verdi. Non si tratta soltanto di automobilisti bloccati in coda. Il problema diventa grave in particolare per il passaggio dei mezzi di soccorso. E a risentirne è anche il trasporto pubblico locale.
Nei giorni scorsi sono state installate le nuove sbarre, che non permettono il passaggio dei pedoni alla chiusura del passaggio a livello. Una nuova misura di sicurezza che è servita a ben poco, visto che alcuni, stanchi dei lunghi tempi di attesa (ad esempio, il passaggio a livello di viale Bertinelli intorno alle 13 è rimasto chiuso per circa 5 minuti), sono riusciti a passare di lato e attraversare comunque i binari, con tutti i rischi che ne conseguono.
Più volte, inoltre, le sbarre sono state abbassate e rialzate senza il passaggio dei treni. Non è noto se fossero in corso dei test sperimentali, ma è chiaro che per tutte le problematiche che ne conseguono e i disguidi generati soltanto questa mattina, il nuovo sistema introdotto da FerrovieNord fa acqua da tutte le parti.
Devono sopprimere la fermata di Como lago sino a che la situazione non è risolta. Non c’è altra possibilità.
Non mi preoccupano i cittadini in coda (capisco e non accetto comunque la loro frustrazione), mi preoccupa il passaggio dei mezzi di soccorso, il tempo per loro è spesso la discriminante tra la vita e la morte.