Ancora due giorni e poi da sabato sarà il caos. Si è concluso con un sostanziale nulla di fatto ieri, mercoledì 23 settembre, in tarda serata a Roma, l’incontro al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per analizzare la situazione derivante dall’allungamento dei tempi di chiusura dei passaggi a livello, in particolare nella tratta Como Borghi/Como Lago.
Al vertice hanno partecipato il Sottosegretario di Stato Sen. Salvatore Margiotta, i deputati comaschi, Chiara Braga (che l’ha promosso) e Giovanni Currò, il Sindaco di Como, Maro Landriscina, i rappresentanti di Ferrovie Nord e il direttore dell’Agenzia Nazionale della Sicurezza Ferroviaria oltre a numerosi dirigenti del Ministero. In collegamento da Milano anche l’assessore regionale ai Trasporti, Claudia Terzi e il suo staff.
Dopo l’ intervento del sindaco che ha illustrato le delicate e gravi ricadute derivanti dal provvedimento, i cui contenuti sono stati condivisi anche dai parlamentari presenti, “il direttore dell’Agenzia – si legge nella nota diffusa solo in tarda serata dal Comune – ha però rappresentato l’impossibilità di derogare alla direttiva e quindi nei termini previsti si procederà a quanto annunciato”
Quindi nulla cambierà, i comaschi devono rassegnarsi al preannunciato caos.
Il Sottosegretario e l’assessore Terzi, su specifica richiesta del sindaco, si sono ripromessi di condividere alcune ipotesi in merito alla possibilità di un intervento di rivalorizzazione della tratta che però, inevitabilmente, comporterà il reperimento di adeguate risorse finanziarie.
“A questo punto, alla luce degli elementi che verranno osservati subito dopo l’applicazione del nuovo sistema in termine di ricadute negative, purtroppo ampiamente attese – si legge ancora nel comunicato – il sindaco affiderà innanzitutto all’assessore, Pierangelo Gervasoni (Lavori pubblici), ma anche ai colleghi Elena Negretti (Sicurezza) e Marco Butti (Urbanistica), secondo le rispettive competenze e avvalendosi dei dirigenti di settore, lo studio di soluzioni che tendano ad alleviare i pesanti disagi attesi”.
«Spero – ha concluso il sindaco – che da una situazione che ci metterà in grave disagio e che comporterà alcuni prevedibili rischi per il sistema di soccorso e per la salute dei cittadini mettendo a dura prova la loro pazienza, lo Stato e la Regione ci offrano la possibilità di un radicale intervento sul sistema del trasporto su ferro che consenta alla città un futuro di mobilità adeguato ai tempi e all’esigenza di migliorare condizioni di vita, valorizzando peraltro il territorio. Ci vorranno coraggio e tanta buona volontà per reperire le risorse economiche e confido che nessuna parte in causa si sottragga a questa sfida decisiva» ha concluso.