Un ragazzo di 16 anni che frequenta il liceo Giovio di Como è risultato positivo al Covid 19. Lo ha comunicato ieri sera l’Ats Insubria, che tuttavia nella nota stampa ha omesso il nome della scuola. La notizia è stata poi resa ufficiale anche dall’istituto attraverso una circolare pubblicata sul suo sito.
Il tampone è stato eseguito mercoledì e nello stesso giorno è arrivata la conferma della positività. Il ragazzo è asintomatico. Ats ha attivato immediatamente l’inchiesta epidemiologica tramite la scuola, come da protocollo. La misura è stata presa da Ats Insubria “a seguito di inchiesta epidemiologica avviata su un piccolo gruppo di amici positivi del ragazzo che non frequentano alcuna comunità scolastica”.
Da oggi, dunque, l’intera classe, 26 alunni in totale, osserverà il periodo di isolamento fiduciario di 14 giorni. L’aula interessata – fa sapere la scuola – sarà sanificata. Sono considerati, in questo caso, contatti stretti i compagni di classe (26 in totale) che sono stati individuati dagli operatori. L’ultimo contatto scolastico avvenuto con il compagno positivo risale al 15 settembre. In questo periodo gli studenti saranno sottoposti a tampone e solo se l’esito sarà negativo potranno tornare a scuola. Ogni genitore – comunica la scuola – ha già ricevuto, riservatamente, le necessarie indicazioni. Secondo il protocollo applicato da Ats Insubria, né i docenti del consiglio di classe, che hanno lavorato con mascherina chirurgica e osservando il distanziamento, né gli altri docenti, né tutti gli altri alunni dell’istituto, che stanno svolgendo attività didattica in presenza, dovranno osservare la quarantena. Dunque, le altre classi continueranno le lezioni.
“Quanto accaduto – sottolinea il dirigente scolastico, Nicola D’Antonio, nella circolare – ci ricorda l’imprevedibilità della diffusione del coronavirus, che tuttavia può essere arginata solo tenendo alta l’attenzione e rispettando rigorosamente le norme di distanziamento e l’uso in ogni locale del Liceo della mascherina chirurgica da parte di tutti. Si rammenta infine alle famiglie l’obbligo di rilevazione della temperatura corporea dei propri figli prima della loro uscita da casa per recarsi a scuola”.