È firmata dai Comitati dei pendolari e dei viaggiatori del Tpl della Lombardia la nota con la quale sono state denunciate “confusione e impreparazione” in riferimento alla situazione riscontrata sui treni lombardi all’apertura delle scuole.
“Al di là di qualche potenziamento di facciata, abbiamo assistito al solito gioco della coperta corta con limitazioni, soppressioni, disservizi (o meglio malservizi) informatici e cattiva informazione – hanno fatto sapere i rappresentanti dei viaggiatori -. Lo testimoniano i treni ripristinati e mai annunciati, come quelli annunciati e mai effettuati”.
Quindi, “In sintesi, la ripartenza ha trovato del tutto impreparato il sistema ferroviario lombardo. Non si può più ignorare che la pandemia ha acuito lo stato di crisi operativa e funzionale che il servizio ferroviario della Regione Lombardia subisce da almeno otto anni senza soluzione di continuità, nell’indifferenza della Giunta regionale che ha completamente delegato ogni scelta operativa alla propria società partecipata – hanno continuato -. Se è giusto indignarsi per un emendamento che vuole assegnare la competenza sull’infrastruttura ferroviaria locale ad Rfi, che ha una parte non indifferente nel disastroso quadro dei disservizi in Lombardia, ancora una volta siamo costretti a sollecitare i vertici regionali, invece di azzuffarsi politicamente su temi che non c’entrano nulla con il nostro territorio, di tornare ad occuparsi seriamente del trasporto pubblico”.