Quanto accaduto la mattina di martedì 15 settembre a don Roberto Malgesini ha, inevitabilmente, fatto tornare alla mente dei comaschi l’omicidio di don Renzo Beretta, il parroco degli ultimi.
Alle 15.35 del 20 gennaio 1999 don Renzo Beretta, a Ponte Chiasso dal 1984, venne colpito a morte da un extracomunitario cui aveva prestato soccorso. Un episodio che scosse l’intera comunità. Il sacerdote aveva 76 anni, il 31enne di nazionalità marocchina lo accoltellò sulla porta della canonica e pretendeva da lui 60mila lire.
Le ultime parole di Don Renzo, prima di perdere conoscenza, furono: «Voleva solo farmi paura, ma non mi ha fatto niente».
Don Beretta (nativo di Camerlata) era considerato il prete dei migranti, a Ponte Chiasso aveva aiutato centinaia di disperati in fuga dai loro Paesi per guerre o povertà. Ospitò il primo profugo, un cittadino slavo, nel 1986. Negli anni ’90 aveva creato accanto alla chiesa un centro di accoglienza temporaneo. Era stato tra i primi a cogliere il dramma dei migranti che cercavano di varcare il confine con la Svizzera.
La fila di persone che bussava a quella porta si era via via allungata e la parrocchia era arrivata ad accogliere fino a cinquanta persone.
L’anno scorso, in occasione dei 20 anni dai tragici fatti di Ponte Chiasso, la parrocchia e l’intera diocesi di Como hanno ricordato don Renzo Beretta.