Fornire indicazioni omogenee e chiare di comportamento alle scuole di ogni ordine e grado e ai servizi educativi dell’infanzia del territorio, in merito alla gestione dell’emergenza Covid-19: questo l’obiettivo del Piano Scuola, diffuso da Ats Insubria. Un documento che mira a contenere la diffusione del contagio negli istituti scolastici, intercettando precocemente i casi sospetti e mettendo in atto con tempestività le misure di isolamento.
I punti fondamentali riguardano la formazione e l’educazione ai comportamenti di prevenzione del contagio in comunità, l’ingresso degli alunni e del personale, il rilievo della temperatura corporea, la gestione degli alunni con temperatura superiore a 37,5° C o sintomatologia rilevata in ambito scolastico o a casa, le competenze del referente Covid di Ats per le scuole, il rientro in classe di uno studente allontanato per sintomi sospetti, le assenze degli alunni, la gestione dei casi positivi accertati, i rientri dall’estero, e infine la tutela della salute e la sicurezza dei lavoratori della scuola.
In sintesi, un alunno non potrà entrare in classe con febbre superiore ai 37,5 e la temperatura dovrà essere misurata a casa, in base al patto di corresponsabilità con le famiglie.
“Si tratta di una nuova sfida anche per noi – dichiarano da Ats Insubria – avremo infatti un ruolo attivo nel rapporto scuola-famiglia per facilitare la comprensione e l’attuazione delle norme di igiene, nonché avviare e consolidare azioni di prevenzione strategica per arginare la diffusione del virus”. I responsabili del Pianoevidenziano come sia “stato istituito un canale di comunicazione privilegiato tra scuole e Dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria dell’Agenzia per favorire uno scambio di informazioni utili per un’azione sinergica e tempestiva di sorveglianza”.