Il caos sulle strade di Como generato in questi giorni dalla sola chiusura temporanea e parziale del viadotto dei Lavatoi porta inevitabilmente a pensare alle conseguenze che potranno avere i lavori di rifacimento del ponte che comporteranno lo stop del traffico per almeno 10 mesi. Un intervento indispensabile nell’ottica della sicurezza, ma che, senza un piano ad hoc per il traffico, rischia di paralizzare completamente l’intera zona.
“La questione del viadotto e della sua chiusura verrà trattata non con un occhio, ma con due occhi di riguardo – assicura l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Como, Pierangelo Gervasoni – Al momento abbiamo iniziato ad impostare il discorso con i tecnici, poi entreremo nel merito della questione”.
Il termine per presentare le offerte per aggiudicarsi i lavori scadrà il 22 settembre. “La prima variabile è rappresentata da chi vincerà la gara – dice Gervasoni – In caso di eventuali ricorsi degli esclusi i tempi si allungherebbero. Quindi è difficile stabilire oggi quando partirà il cantiere. Se l’iter non subirà interruzioni possiamo pensare a novembre-dicembre, altrimenti si parla dei primi mesi del 2021 e in quel caso ci si potrebbe accordare con l’impresa per attendere la fine delle scuole”.
Il bando di gara prevede 300 giorni di cantiere. “Anche sui tempi confido che si possa essere più rapidi, ma si tratta al momento di ipotesi – dice ancora l’assessore – Sappiamo benissimo l’importanza del viadotto dei Lavatoi per la viabilità di Como e la situazione di questi giorni lo dimostra ancora una volta, ma non posso fasciarmi la testa prima di essermela rotta. Valuteremo passo dopo passo”.