Il 17 novembre si tornerà a parlare in un’aula di giustizia della strage di Erba. A quasi 14 anni di distanza dai fatti.
L’11 dicembre 2006 nella corte di via Diaz vennero brutalmente assassinate quattro persone: Raffaella Castagna, il figlio di due anni Youssef, la mamma e nonna Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini. Il marito di quest’ultima, Mario Frigerio, venne gravemente ferito ma riuscì a salvarsi.
Crimini per i quali sono stati condannati all’ergastolo i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi.
I difensori della coppia – Fabio Schembri e Luisa Bordeaux – da tempo insistono per l’analisi di alcuni reperti che, dicono, non erano stati presi in considerazione nelle indagini.
Il 17 novembre prossimo si terrà l’udienza, davanti alla Corte di Cassazione, in cui i legali chiederanno nuovamente l’esame di questi reperti. Il ricorso nasce dal diniego di fronte alla stessa richiesta della Corte d’Assise di Como. Gli avvocati Schembri e Bordeaux hanno anche rinnovato la richiesta di accedere al server della Procura di Como per poter disporre di tutte le intercettazioni telefoniche e ambientali.