“Nei giorni scorsi ho interpellato il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia e delle Finanze per chiedere un chiarimento in merito alla controversa questione della tassazione dei redditi dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzera prodotti dall’Italia in modalità smart working”, dice Chiara Braga, deputata dem.
“Con particolare riguardo ai frontalieri italiani in Svizzera – si legge nella lettera di risposta del Mef alla deputata comasca – è stato concluso un accordo interpretativo tra Italia e Svizzera per evitare le doppie imposizioni che consente agli Stati contraenti di risolvere per via di composizione amichevole le difficoltà o i dubbi di interpretazione della Convenzione del 1976”.
“In base all’accordo raggiunto, Italia e Svizzera hanno convenuto – conclude Braga – di continuare ad applicare la disciplina fiscale ordinaria contro la doppia imposizione e in favore della compensazione finanziaria verso i Comuni italiani di confine anche quando il lavoratore non si reca fisicamente in Svizzera per svolgere la propria attività lavorativa, operando quindi in modalità smart working”.