Mobilità green, percorsi pedonali sicuri, nuove infrastrutture per rendere il traffico più fluido. Obiettivi, per ora tutti sulla carta, contenuti nel Piano del Traffico della città di Como, un documento atteso da quasi vent’anni e ora pronto a sostituire quello in vigore dal 2001.
Palazzo Cernezzi, per alleggerire il carico veicolare evidenzia la necessità di terminare la Tangenziale di Como con tutte le incognite che quest’opera rappresenta. Si punta poi anche sul completamento della Canturina bis. Pedoni sempre più protagonisti, con l’obiettivo di realizzare nuove aree pedonali o estendere quelle già esistenti come il primo tratto di viale Geno. Tra le ipotesi anche quella di ampliare o creare nuove Ztl.
Nel nuovo Piano del Traffico compaiono le Zapp (zona a prevalente percorrenza pedonale), da ipotizzare in corrispondenza delle scuole e degli uffici pubblici. Largo anche a Zone 30, moderazione del traffico, rilevatori automatici della velocità e postazioni di controllo fisse o mobili, per limitare la velocità nelle strade con il più alto numero di incidenti. Allo studio in quest’ottica anche nuovi interventi sull’arredo urbano per ridurre il traffico.
Previsti interventi sulle aree di accesso alla città per facilitare il deflusso del traffico. L’intenzione sarebbe di rendere più snella la circolazione in punti critici come la rotonda di Lazzago, fuori dall’autostrada, creando nuovi percorsi e rivedendo i sensi di marcia oggi in essere. Parallelamente si vorrebbe completare lo svincolo autostradale di Monte Olimpino con la creazione di un ingresso in direzione sud.
Un ridisegno complessivo che tende a limitare e ridurre l’uso delle auto e punta a prevedere inoltre piani viabilistici specifici per far fronte a grandi eventi a rischio caos per il traffico.
Definito il Piano, realizzato dalla società Sisplan e curato, prima delle dimissioni dall’assessore Vincenzo Bella e dagli uffici, ora parte l’iter, che richiederà comunque alcuni mesi, per arrivare all’approvazione del consiglio comunale.