Il consigliere di opposizione a Palazzo Cernezzi, Alessandro Rapinese, come già aveva annunciato, questa mattina è tornato in procura a Como, dove avrebbe depositato un incartamento come integrazione al precedente esposto riguardante l’assegnazione di viale Geno contesa tra la Pallanuoto Como e la Como Nuoto.
La vicenda sarebbe già finita sul tavolo del pubblico ministero Pasquale Addesso, che avrebbe già aperto un fascicolo – a carico di ignoti – con l’ipotesi di reato di turbata libertà degli incanti. Nel mirino, secondo Rapinese, le presunte incongruenze che, a suo dire, vi sarebbero nei dati presentati dal secondo contendente, la Pallanuoto Como, che è poi risultata vincitrice della concessione. Le società per ottenere il punteggio al fine della vittoria nella gara dovevano indicare il numero di tesserati. Il “vizio” riscontrato da Rapinese riguarderebbe la definizione degli atleti «agonisti».