Residenti ed esercenti di via Cadorna a Como, dicono “no” al dormitorio: “Apprezziamo la disponibilità al confronto dell’amministrazione comunale che si è concretizzata nella riunione di lunedì scorso della commissione Sicurezza –scrivono in una nota congiunta con Confesercenti-, tuttavia restano inalterati (e per certi versi sono aumentati) i motivi di preoccupazione sull’insediamento di questa struttura in una via centrale di una città turistica ed in un perimetro limitato dove sono già collocati il Sert, due scuole, il consultorio, l’asilo nido ed il Conservatorio Musicale. Oggettivamente –sottolineano- resta una scelta infelice in un luogo inadatto”.
Abitanti e commercianti si interrogano poi riguardo al funzionamento della struttura, con quali modalità verranno accolti gli ospiti; così come chi li assisterà e come verranno utilizzati gli altri locali dello stabile: “E’ difficile pensare –scrivono- che possano insediarsi attività che non siano legate alla stessa funzione del “dormitorio””.
“Per questo ribadiamo l’opportunità di valutare altre scelte in un contesto più defilato rispetto al centro urbano”.
“Le valutazioni attorno all’edificio ex Asl di Via Cadorna, ci sembrano più dettate dall’ansia di voler dare una risposta celere alle pressioni di una parte dell’opinione pubblica che ad una ponderata considerazione di tutte le opportunità offerte nella città.
Diversamente –concludono- agiremo in tutte le sedi per evitare il possibile degrado della via e garantire il rilancio della convivenza civile e delle attività commerciali in Via Cadorna.