Sono bastate 2 ore e 20 minuti di camera di consiglio per arrivare alla sentenza. Ergastolo per entrambi gli imputati per l’omicidio di Franco Mancuso, autotrasportatore di 35 anni ucciso a Bulgorello di Cadorago nell’agosto del 2008. Accolte, dunque, le richieste del pubblico ministero della Direzione Distrettuale Antimafia, Cecilia Vassena.
A quasi dodici anni dall’omicidio i giudici hanno condannato Bartolomeo Iaconis, 61 anni, ritenuto il mandante del delitto e, secondo l’accusa, «persona di spicco del locale di ’ndrangheta di Fino Mornasco», e Luciano Rullo, 52enne di Como, ritenuto essere l’esecutore materiale.
Mancuso venne ucciso con più colpi di pistola mentre – nel pomeriggio dell’8 agosto del 2008 – giocava a carte nel cortiletto del bar “Arcobaleno”. Secondo quanto sostenuto in aula dal pm sarebbe stato punito per aver mancato di rispetto – «Non una, ma due volte, la seconda addirittura in pubblico» – a Iaconis.
Un delitto, aveva detto la pm dell’Antimafia nella sua requisitoria, che sarebbe servito anche «alla popolazione come monito, per riaffermare il prestigio della ’ndrangheta sul territorio».
Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro 90 giorni. Nel dispositivo è stato previsto un risarcimento del danno ai familiari della vittima (la moglie e i tre figli) quantificato in via provvisionale in 400 mila euro, in attesa di una futura definizione in sede civile.
La Corte d’Assise di Como ha anche trasmesso gli atti in Procura per le posizioni di due testimoni, accusati di falsa testimonianza, tra cui l’uomo che nel 2008 gestiva con la sorella il bar dove avvenne in delitto. Quest’ultimo era già stato citato dal pm in fase di requisitoria, come l’autore della telefonata che avvisò il killer della presenza nel proprio locale di Mancuso.