Dopo una comprensibile fase di stand-by dettata dall’emergenza sanitaria, i problemi politici nella maggioranza che governa Como sono tornati prepotentemente a galla.
Finito il time-out, i rivali sono tornati a combattere. Una lotta non solo (o non tanto) tra maggioranza e opposizione, com’è naturale che sia, quanto invece all’interno della stessa maggioranza.
Più che lotta, una vera e propria rissa politica. In consiglio, ma anche in giunta.
Non è passato inosservato lo scontro – alquanto irrituale – tra due assessori: Vincenzo Bella (Lavori Pubblici) e Marco Galli (Sport). Impegnati a scambiarsi reciproche accuse e rimpallarsi responsabilità davanti al consiglio, mentre oltre mille atleti comaschi aspettano da mesi la riapertura della piscina olimpionica di Muggiò.
Che dire poi della maggioranza in consiglio. La questione dormitorio permanente sta creando imbarazzo. La Lega – contraria – domenica in piazza, lunedì Fratelli d’Italia risponde in consiglio comunale per le rime, accusando i leghisti di impegnarsi nell’inutile esercizio dello slogan. Lega e Fratelli d’Italia non riescono ad andare d’accordo persino sulla sicurezza urbana. E dovrebbero – voti alla mano – amministrare la città, insieme con Forza Italia, che – da quando è uscita dalla giunta – sembra tenere l’amministrazione Landriscina perennemente sotto scacco.
Se queste sono le condizioni in cui versa la maggioranza di Como, non ci si deve sorprendere se in tre anni di amministrazione sia stata inaugurata la rotonda di piazza San Rocco e poco più.