92 evasori totali, smascherati dalla Guardia di Finanza di Como nel 2019. Insieme, hanno evaso circa 16 milioni di euro di Iva e hanno sottratto al fisco redditi imponibili per oltre 118 milioni. Si aggiungono, nello stesso periodo, 169 datori di lavoro sanzionati per aver impiegato in nero o in modo irregolare 265 lavoratori. Dati, questi ultimi, in crescita rispetto al 2018.
Numeri significativi diffusi dalla Guardia di Finanza per il 246° anniversario di fondazione del Corpo.
In tema di tutela della spesa pubblica, nel mirino delle Fiamme gialle sono finite anche le frodi nel settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con 21 persone denunciate e un tasso di irregolarità per le prestazioni sociali agevolate e per le esenzioni indebite dai ticket pari all’ 86%.
Proseguono, inoltre, gli accertamenti per quanto riguarda il contrasto alla criminalità organizzata, in applicazione della normativa antimafia.
In una provincia di confine, inevitabilmente sono significativi anche i dati sui controlli alle frontiere. Sono state svolte verifiche su movimenti di capitali per 17,5 milioni di euro e sono state accertate 310 violazioni, con il sequestro di circa 8 milioni di euro. Numeri in calo rispetto all’anno precedente. Acquisita inoltre la documentazione attestante disponibilità di valuta all’estero per oltre 144 milioni di euro.
In materia di sicurezza dei prodotti, contrasto alla contraffazione e al falso made in Italy, gli uomini dei reparti operativi delle fiamme gialle hanno sequestrato 6.400 prodotti contraffatti e circa 187mila pezzi in materia di sicurezza, denunciando 10 persone.
Le indagini antidroga hanno portato al sequestro di oltre 50 chili di sostanze stupefacenti.
Nell’ambito dell’emergenza sanitaria il Corpo ha svolto negli ultimi mesi controlli sul territorio, ai confini e verifiche specifiche per prevenire possibili infiltrazioni criminali nelle aziende in difficoltà. Preoccupano, in questo momento, reati come usura, truffe e frodi.