“Penso che sia terminato un incubo per i nostri frontalieri, che con la Valmara chiusa, sono stanchi di fare chilometri per superare la dogana e andare in Svizzera, quando da noi dista solo 3 km”, commenta così, con grande soddisfazione, il sindaco di Centro Valle Intelvi, Mario Pozzi, la riapertura delle frontiere con il Canton Ticino, attesa per lunedì.
Durante le lunghe settimane di chiusura dei valichi minori, il primo cittadino ha raccontato le fatiche degli abitanti della zona per potersi recare in Confederazione, tra incolonnamenti estenuanti e dogane -come quella di Porlezza- al limite.
Ma a distanza di circa tre mesi, il 15 giugno la Svizzera riaprirà le frontiere con i Paesi dell’area Schengen, Italia compresa.
Un giorno atteso da amici e parenti che potranno finalmente raggiungere i propri cari, così come dai tanti lavoratori a cavallo dei due territori, costretti a lunghi spostamenti e ad affrontare quotidianamente code anche di due ore, per poter raggiungere il luogo di lavoro.
“A ma non è ancora detto! –aggiunge Pozzi, finalmente scherzando- Domenica a mezzanotte, sorveglieremo se veramente gli svizzeri riapriranno il cancello, saremo lì pronti con la bottiglia in mano”.