L’accordo di programma con il quale è stato costruito il nuovo ospedale Sant’Anna a San Fermo della Battaglia è da rivedere. E, in particolare, bisogna ridistribuire gli introiti del posteggio.
È l’estrema sintesi della mozione approvata stasera dal consiglio provinciale di Como (10 voti favorevoli), tramite la quale Villa Saporiti vuole ridefinire un accordo di programma che, indubbiamente, per il Comune San Fermo della Battaglia – che incassa i proventi dell’autosilo dell’ospedale – è sempre stato molto vantaggioso.
Quando invece, si legge nelle premesse della mozione approvata dalla Provincia, “non sono state previste compensazioni per il Comune di Montano Lucino, che al pari di San Fermo ha sopportato in quota parte l’insediamento dell’ospedale”.
Nello stesso accordo, poi, si prevedeva per Como la riqualificazione del vecchio ospedale. Intervento che invece non è stato completato.
“È evidente – si legge sempre nella mozione – come con il passare del tempo si siano cristallizzate alcune situazioni che decretano un evidente squilibrio nelle posizioni delle parti aderenti all’accordo”, quindi occorre “aprire una nuova fase di valutazione degli interessi pubblici”.
Per la concessione del posteggio – costruito dall’azienda ospedaliera Sant’Anna – al Comune di San Fermo, si legge ancora, non viene indicata una fine.
Quindi, il nodo degli incassi: “i proventi, ove convogliati al soggetto proprietario (ossia il San’Anna), potrebbero essere utilizzati nell’interesse complessivo degli utenti del presidio ospedaliero e, segnatamente, degli stessi residenti della Provincia e dei Comuni sottoscriventi l’accordo di programma”.
La delibera quindi dà mandato al Presidente della Provincia di Como di convocare il collegio di vigilanza per rivedere l’accordo di programma nell’esigenza dei territori interessati. Tutti i territori, s’intende.