Ore decisive per conoscere la data del “Giro di Lombardia” edizione 2020 che potrebbe avere come sede di partenza o d’arrivo proprio Como. Dall’Unione ciclistica internazionale è infatti atteso il calendario definitivo per il riavvio dell’attuale stagione, inevitabilmente condizionata dall’emergenza coronavirus, che ha portato a un blocco di tutte le gare.
La “classica-monumento” fino ad ora è stata oggetto di un continuo cambio di programmazione: inizialmente si è parlato del 31 ottobre, di fatto, come da tradizione, alla chiusura della stagione agonistica; poi la proposta degli organizzatori di Rcs di spostare l’evento in agosto per avere una serie di corse importanti tutte assieme prima del via del Tour de France. La prima ipotesi era stata quella del fine settimana del 22 e 23, poi si è scelto di chiedere, in via definitiva, l’8.
Oggi, come detto, si attende la scelta finale dell’Unione ciclistica, che qualche settimana fa, in una bozza di calendario, aveva comunque mantenuto il “Lombardia” al 31 ottobre, come indicato sul sito ufficiale della manifestazione.
Una volta giunti a una soluzione, si procederà alla scelta delle sedi di arrivo e partenza della gara. Como ha dato la sua disponibilità ed essere ancora un punto di riferimento per questa corsa. Lo hanno confermato l’assessore allo Sport di Palazzo Cernezzi, Marco Galli e il coordinatore del comitato locale, Paolo Frigerio. La preferenza, ovviamente, sarebbe per ospitare l’arrivo in piazza Cavour, dopo il passaggio da Ghisallo, Muro di Sormano, Civiglio e Valfresca. Un traguardo diventato ormai un “classico” nella “classica”, ed apprezzato dagli stessi corridori, oltre che da tanti addetti ai lavori.
Allo stesso tempo bisognerà valutare la disponibilità di Bergamo, che dal canto suo potrebbe chiedere il traguardo anche come segno di rinascita e ripartenza dopo le tante sofferenze patite dal suo territorio per l’emergenza Coronavirus. Proposta, questa, che avrebbe maggiore peso con la corsa al 31 ottobre. Per l’8 agosto, invece, con la necessità di stringere per forza di cose i tempi, potrebbe essere premiata la consolidata organizzazione “made in Como”.