Mercoledì si apriranno i confini di tutte le regioni e sarà possibile spostarsi liberamente, senza bisogno di autocertificazione e senza obbligo di quarantena. Restano dubbi e perplessità di alcuni governatori, in particolare del Sud ed è possibile che i turisti potranno essere tracciati all’arrivo, con la conservazione dei dati per 14 giorni, come avviene ad esempio per gli estetisti e spesso per parrucchieri e ristoranti.
I cittadini lombardi restano quelli su cui si concentrano i maggiori dubbi. “E’ poco rispettoso preoccuparsi dei lombardi o di altri cittadini da parte di alcune regioni in relazione alla riapertura della Fase 2 dell’emergenza coronavirus”, ha commentato oggi l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera. “Che si voglia tenere monitorate le persone, le condizioni di salute è un meccanismo – ha aggiunto – Mi sembra strano, poco rispettoso di quello che abbiamo vissuto, un atteggiamento che riguarda soltanto i lombardi o altri cittadini perché la situazione è in forte miglioramento nella nostra regione e d’altronde se qualcuno non sta bene non parte o si tiene monitorato”.
Polemiche ancora aperte anche con la Grecia, pronta a imporre limitazioni ai residenti nelle regioni italiane più colpite. “L’atteggiamento della Grecia è incomprensibile nel senso che in Europa abbiamo avuto nazioni che hanno avuto molti più contagi sia in termini assoluti, sia per abitanti”, ha detto ancora Gallera.
La riapertura dei confini mercoledì riguarderà tutte le regioni italiane, mentre al momento restano chiuse le frontiere svizzere. La Confederazione Elvetica non ha ancora indicato quando darà il via libera ai movimenti in entrata e uscita dei cittadini della Penisola.
Sul fronte delle attività che in Lombardia sono ancora chiuse intanto, sempre mercoledì riapriranno anche palestre e piscine, già ripartite in gran parte d’Italia.
Saranno contenti i commercianti che gli svizzeri verranno a spendere e per loro in sollievo