All’insegna di mascherine e distanze, anche Como e il territorio lariano provano a ripartire. Da questa mattina, pur con regole stringenti riaprono negozi, bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici, uffici e musei, spiagge e lidi. In Lombardia resteranno chiuse fino a fine mese invece palestre e piscine. E’ possibile incontrare gli amici e tornare almeno in parte anche alla vita sociale. Riprese da questa mattina anche le celebrazioni religiose.
All’interno della regione di fatto non ci sono più limiti agli spostamenti e non è più necessaria l’autocertificazione. Le linee guida prevedono l’obbligo di mantenere la distanza di almeno un metro, che sale a 2 in alcuni casi, e di indossare la mascherina quando questo non è possibile. Bisogna restare a casa in caso di febbre oltre i 37,5 o altri sintomi sospetti.
I ristoranti devono garantire la distanza di un metro tra un cliente e l’altro, a meno che non siano familiari oppure utilizzare barriere protettive tra i tavoli. Vietati i buffet, mentre i clienti devono usare la mascherina quando si spostano dal proprio posto.
Parrucchieri ed estetisti devono ricevere i clienti sempre su prenotazione e conservare la lista delle presenze per 14 giorni. Tra i clienti e le postazioni di lavoro ci deve essere un metro di distanza. Operatore e cliente, che evidentemente non possono rispettare questa distanza, devono indossare la mascherina, compatibilmente con il servizio effettuato. Gli estetisti indossano visiera protettiva e mascherina Ffp2 senza filtro. Anche nei negozi fondamentale è la distanza di almeno un metro tra i clienti e garantire l’igiene delle mani.
Rispetto al decreto del presidente del consiglio Giuseppe Conte, l’ordinanza regionale del presidente della Lombardia Attilio Fontana introduce alcune ulteriori restrizioni. In particolare, le mascherine sempre obbligatorie quando si esce dalla propria abitazione, l’obbligo di misurazione della temperatura ai clienti dei ristoranti e la chiusura di palestre e piscine fino a fine mese.
“La Lombardia ha aperto tutte le attività possibili con regole più severe rispetto ad altre regioni, in un quadro di equilibrio fra necessità della vita economica e tutela della salute pubblica – ha commentato Fontana – Alla fine di questa settimana sperimentale valuteremo con i nostri tecnici i risultati raggiunti insieme. Anche in questa delicata fase di ripresa economica è indispensabile mantenere tutti quei comportamenti virtuosi che ci hanno consentito di far tornare nella media nazionale gli indici di diffusione del contagio, pur avendo dovuto affrontare uno tsunami”.