Chiusa in casa, legata con le fascette e costretta a subire le perversioni del suo aguzzino sotto la minaccia di un coltello.
È l’incubo vissuto da una donna venerdì scorso.
Un episodio per il quale è finito in carcere un 53enne italiano. Violenza sessuale, sequestro di persona e violenza privata: sono le accuse a carico del presunto aguzzino, un uomo di Figino Serenza, arrestato dai carabinieri di Cantù in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Como.
I fatti risalgono all’8 maggio scorso. L’uomo, con la scusa di una valutazione commerciale di un immobile, avrebbe fatto entrare nell’abitazione la vittima.
Secondo le accuse, quindi, il 53enne avrebbe chiuso la porta a chiave e legato mani e piedi della donna con fascette da elettricista. Poi, brandendo un coltello, l’avrebbe costretta a spogliarsi e subire violenze sessuali. Nei giorni successivi, il 53enne avrebbe anche minacciato di diffondere le foto dell’episodio nel caso in cui la vittima l’avesse denunciato.
L’uomo ora è stato chiuso nel Carcere Bassone di Como. Dovrà rispondere di violenza sessuale e privata e sequestro di persona.