Campione d’Italia, ci sono due articoli nel Decreto legge rilancio ormai di prossima pubblicazione in Gazzetta ufficiale che lanciano un salvagente alle imprese dell’enclave italiana in territorio svizzero. Modifiche sostanziali alle norme su imposte dirette e accise attese da tempo e che equiparano ora, in materia di tassazione, le imprese di Campione a quelle del Canton Ticino. Un aspetto non di poco conto anche per le realtà svizzere che volessero trasferirsi nell’enclave e che manterrebbero un regime fiscale simile a quello rossocrociato con il vantaggio di essere in Unione Europea e di goderne tutti i vantaggi commerciali. «Il risultato è frutto di un lavoro certosino finalizzato dal senatore del Pd, Alessandro Alfieri, grazie alla stretta collaborazione tra la nostra associazione e l’ex vicesindaco di Campione, Florio Bernasconi» spiega Massimo D’Amico, presidente degli operatori economici dell’enclave. Un gioco a tre, senza sosta, fino ai due articoli sul decreto, il 146 e il 147. Il primo interviene con benefici decennali sulle imposte dirette per tutte le imprese, il secondo sul sistema delle accise. «Abbiamo lavorato un anno e mezzo sul provvedimento – prosegue D’Amico – I vantaggi per chi vuole investire a Campione sono immediati. Il prolungamento delle misure da cinque a dieci anni consente anche di fare programmazione. Finalmente siamo allineati al Canton Ticino in tema fiscale. Con i vantaggi di essere in Europa». Una buona notizia in un momento non certo semplice per l’enclave. «Abbiamo cercato di lavorare dal primo giorno per uscire dalla crisi, mentre altri, anche di recente, con uscite pubbliche e prese di posizioni hanno rischiato di fare saltare completamente l’impianto legislativo che era stato studiato», sottolinea sempre D’Amico. Il decreto potrebbe favorire anche un’eventuale riapertura del Casinò? «Su questo tema la situazione rimane molto complessa. – spiega – Ora si sono sommati ai problemi legali quelli provocati dal Coronavirus. Ma oggi godiamoci questo successo, – conclude D’Amico – con gli abbattimenti delle tasse e la possibilità di scontare il credito di imposta a fronte degli investimenti».