Città dei Balocchi, regna l’incertezza sulla prossima edizione. L’epidemia di Coronavirus ha infatti già cancellato eventi e manifestazioni che non si fermavano da decenni. Per questo la kermesse invernale del capoluogo lariano è sotto stretta osservazione. Il Comune, come ha confermato ieri al Corriere di Como l’assessore al Commercio Marco Butti, ha chiesto agli uffici di predisporre il bando di gara che dovrebbe essere pronto alla fine di questo mese. Un bando che potrebbe però essere stravolto se il governo e il Parlamento dovessero emanare provvedimenti restrittivi anche per le iniziative pubbliche invernali. “Le eventuali nuove prescrizioni potrebbero creare problemi”, ha sottolineato Butti. Si pensi ad esempio al distanziamento sociale. Nelle linee guida che la giunta ha votato qualche settimana fa sono state date indicazioni che cambiano la scenografia della manifestazione. “La distribuzione territoriale dell’evento sarà molto più ampia – ha spiegato l’assessore – Gli organizzatori dovranno utilizzare il lungolago, piazza Roma e la zona dei Giardini a lago”. La novità forse più significativa sarà lo spezzettamento della gara. Ci saranno infatti due bandi diversi tra loro: uno per il centro storico e uno per le periferie. Sulla spinta delle critiche ricevute nelle precedenti edizioni, quest’anno i giochi di luce, le bancarelle, le luminarie e le altre iniziative potranno essere organizzate anche ai margini del capoluogo. Sempre che qualcuno valuti economicamente vantaggioso partecipare alla gara.
“Stiamo preparando un piano A, come se il bando fosse simile a quello degli anni scorsi, e un piano B, per un eventuale dimensionamento diverso – ha detto al Corriere Silvio Santambrogio, presidente degli Amici di Como, associazione che da sempre affianca il Consorzio Como Turistica nell’organizzazione – Vedremo che cosa succederà”. I punti di domanda sono tanti, a partire dal fatto che la crisi economica potrebbe causare anche qualche problema con la raccolta delle sponsorizzazioni. “La mia speranza – ha concluso Butti – è che le nuove regole non ci danneggino troppo”.