I dati del contagio in provincia di Como si mantengono stabili con 39 nuovi casi positivi al coronavirus che portano il totale a 3.440.
In Lombardia sono 689 i tamponi risultati positivi nelle ultime 24 ore, che portano così a 80.089 i casi complessivi, ai quali vanno aggiunti 31 casi riguardanti il mese di aprile e rendicontati oggi. 15.488 i tamponi effettuati. 134 i decessi totali.
Durante l’aggiornamento odierno affidato all’assessore regionale agli enti locali e alla montagna Massimo Sertori, con un contributo video del presidente Fontana, sono stati ringraziati gli operatori sanitari stranieri intervenuti in sostegno del personale italiano nell’affrontare l’emergenza: con gli esperti russi impegnati nei territori di Bergamo e Brescia, tra i più colpiti dalla pandemia, ora di ritorno a casa.
L’assessore regionale al welfare Giulio Gallera, rende noti invece i dati relativi ai test sierologici: sono 33.306 quelli effettuati dallo scorso 23 aprile dalle Agenzie di tutela della Salute della Lombardia: 25.331 al personale sanitario e 7.975 a soggetti in quarantena fiduciaria effettuati. L’Ats Insubria ha sottoposto al test 116 persone in quarantena: 37 sono risultate positive, pari al 31,9%, 60 i tamponi negativi (51,7%), e 19 quelli dubbi (16,4%).
“Dalle analisi degli esperti che hanno esaminato gli esiti dei referti – spiega l’assessore- si conferma una limitata siero prevalenza media fra gli operatori sanitari e si consolida l’indicazione in base alla quale le misure di quarantena hanno rappresentato un ottimo sistema per contenere la diffusione del virus: la metà dei cittadini in isolamento domiciliare non ha contratto il Covid e, di conseguenza, non ha rischiato di trasmetterlo”. “Da questi ulteriori dati preliminari –conclude Gallera- risulta che la maggior parte dei cittadini non è mai entrata in contatto con il virus e quindi è potenzialmente suscettibile. Il rischio di nuovi focolai è concreto e le misure per la ripartenza devono tenere conto di questo aspetto”.