Città dei Balocchi di Como: il rendiconto finale della manifestazione è stato di nuovo in rosso. Dopo aver chiuso con un disavanzo di oltre 5mila e 500 euro l’edizione 2018-2019, per l’ultima la perdita ha sfiorato i 10mila euro, per la precisione, 9.510,82, nonostante un mercatino molto più affollato di bancarelle e di venditori.
Il consuntivo asseverato lo scorso 5 marzo dal commercialista milanese Andrea Guarisco, è composto da 72 voci: 8 relative ai ricavi e 64 invece riguardanti le uscite e i costi.
A fronte di un incasso finale di poco più di 1 milione 281 mila euro, gli organizzatori della manifestazione natalizia comasca hanno dichiarato di aver speso poco più di 1 milione 291 mila euro.
Il fatturato complessivo è cresciuto in modo anche notevole, all’incirca il 16,1%. Eppure, nonostante questo balzo in avanti, non è stato possibile portare il bilancio nemmeno alla pari.
Uno dei motivi di questo esito della Città dei Balocchi 2019-2020 è sicuramente la maggiore uscita per la «security e safety»: 108mila euro invece dei 22mila dell’anno precedente. Una botta non da poco, necessaria tuttavia per evitare la calca e i problemi che si erano creati a dicembre 2018 soprattutto in piazza Duomo.
Ad alimentare il fatturato dell’edizione 2019-2020 della Città dei Balocchi hanno contribuito sicuramente i mercatini, la voce di ricavo più elevata del bilancio. Da un anno all’altro l’incremento è stato del 35,44%, da 544mila a 737mila euro. Nel 2018 le “casette” messe a bilancio sono state 89 (con un incasso medio quindi di 6.119 euro), mentre nel 2019 sono diventate 97 e l’incasso medio è salito a 7.605 euro. Altro elemento interessante, la diminuzione consistente delle sponsorizzazioni e dei contributi dell’associazione “Amici di Como”. Nel complesso, si è passati da 502.500 euro a 412mila euro: il 18,1% in meno. Perché se gli “Amici di Como” avessero confermato quanto speso nel 2018, la Città dei Balocchi avrebbe avuto un avanzo di circa 55mila euro.