Ripartenza in sicurezza: nei giorni scorsi Confindustria Moda e le organizzazioni sindacali di categoria Femca Cisl, Filctem Cgil, Uiltec Uil hanno sottoscritto un protocollo condiviso allo scopo di offrire alle imprese e ai lavoratori del settore moda specifiche misure per coniugare il valore primario della salute e della sicurezza sul lavoro con la ripresa dell’attività produttiva e di tutte le attività economiche connesse. Il protocollo non definisce i tempi della ripartenza, che saranno valutati dal governo, ma offre alle aziende uno strumento per poter riprendere in sicurezza, e assumerà la veste di “protocollo aziendale”, per essere in seguito progressivamente aggiornato in base all’evolversi della situazione. “Riteniamo estremamente pericolosa, arbitraria e illegittima l’apertura di alcune aziende del settore che stanno aggirando il blocco produttivo utilizzando il “silenzio assenso” da parte della prefettura”, scrivono i sindacati di categoria in un comunicato congiunto. “Ribadiamo invece la necessità di condividere protocolli aziendali in tutte le imprese della provincia di Como, ritenendo che sia indispensabile sia la consultazione con i rappresentanti per la sicurezza aziendali sia la condivisione con le rappresentanze sindacali aziendali”.
I sindacati propongono, per monitorare e garantire la tutela della salute nei luoghi di lavoro, la costituzione di un comitato paritetico territoriale Covid-19 del settore Tessile-Moda sul modello definito dal protocollo nazionale. “Ribadiamo la necessità di condividere con le associazioni datoriali e con le singole aziende le modalità organizzative della ripresa produttiva – concludono le rappresentanze sindacali – Anche dopo la conclusione del lockdown, non riteniamo possibile una ripartenza lavorativa senza l’adesione delle aziende ad un protocollo di regolamentazione, di contrasto e contenimento del Covid-19”.