Verifiche dei carabinieri del Nas nelle residenze per anziani. I militari dell’Arma del nucleo antisofisticazione e sanità, guidati dal tenente colonnello Salvatore Pignatelli, hanno avviato una serie di controlli. Un’azione “di iniziativa”, non secondo un preciso mandato, che però è difficile non collegare all’emergenza per la diffusione del coronavirus nelle strutture.
I controlli stanno coinvolgendo numerose Rsa lombarde e anche alcune strutture di Como sarebbero già state ispezionate dai carabinieri del Nas. Verifiche anche nelle province di Milano, Monza e Varese.
Le verifiche, che continueranno anche nei prossimi giorni, riguarderebbe non solo le procedure di contrasto al coronavirus e la dotazione dei dispositivi di protezione, ma anche le condizioni igienico sanitarie delle Rsa.
L’attività dei militari del Nas non sarebbe legata a quella che la guardia di finanza di Milano ha compiuto nelle scorse ore in alcune Rsa del capoluogo lombardo, avviate invece su mandato diretto della Procura di Milano.
Un’indagine intanto sarebbe stata aperta anche dalla Procura di Como, che avrebbe aperto un procedimento per interruzione di pubblico servizio dopo due denunce presentate da parenti di degenti in Rsa che segnalano di non avere da tempo notizie sulle condizioni di salute dei propri familiari dal personale delle strutture. Dalle prime informazioni, una delle denunce sarebbe quella di un comasco che, dopo essere stato informato del peggioramento delle condizioni del padre, non sarebbe più riuscito ad avere alcuna informazione dalla Rsa.