Trenta chiamate al numero unico di emergenza e oltre due denunce al giorno, con un calo generalizzato di tutti i reati, ulteriormente accentuato dall’emergenza sanitaria. La polizia di Stato celebra oggi il 168esimo anniversario di fondazione. La ricorrenza quest’anno non può essere caratterizzata dalla tradizionale cerimonia con l’incontro con la città, ma è comunque l’occasione per un bilancio delle attività svolte nell’ultimo anno, dal mese di aprile dello scorso anno al primo aprile 2020.
In provincia di Como, nell’ultimo anno sono arrivate 10.784 chiamate e sono state raccolte dagli agenti della questura 1.096. “Si registra un calo nel numero complessivo di reati – fa sapere il questore di Como Giuseppe De Angelis – I reati complessivi sono passati da 17.362 a 14.951, un trend positivo che è stato ulteriormente accentuato dalla situazione sanitaria, che ha sicuramente influito ma che era già evidente alla fine del 2019”.
Seppure in calo, la piaga dei furti in appartamento resta uno dei problemi che maggiormente affligge il territorio, con 2003 colpi denunciati nell’ultimo anno rispetto ai 2.465 dell’anno precedente. Le rapine sono passate da 176 a 142 e le estorsioni da 91 a 46. Sono stati 789 i furti nei negozi e 359 quelli di auto, oltre a 948 sulle auto in sosta.Sul fronte delle attività repressive, nell’ultimo anno sono state indagate a piede libero 1.424 persone e 169 sono stati gli arresti. Sequestrati complessivamente 15 chilogrammi di droga.
Oggi, il questore di Como Giuseppe De Angelis ha deposto una corona di alloro in onore dei caduti della polizia, in presenza del prefetto Ignazio Coccia. “Il mio ringraziamento arrivi a tutte le istituzioni per la collaborazione e a tutti i comaschi per la loro vicinanza e i gesti di affettuosa solidarietà che danno un po’ di luce e senso a questo tempo sospeso”. “In un momento così difficile e complicato in cui siamo chiamati a combattere un nemico diverso, subdolo e invisibile, ammiro e mi compiaccio per come le donne e gli uomini della polizia di Stato si stanno spendendo e lavorando, se possibile con maggior energia ed entusiasmo, sapendo che è per il bene della collettività”.