Nonostante lo stop alle attività essenziali disposto dal decreto governativo per il contenimento dei contagi da coronavirus, numerose aziende vogliono continuare nel loro operato.
Dal 23 marzo ad oggi, alla Prefettura di Como sono arrivate 1130 domande da parte di imprese che hanno comunicato, in osservanza al decreto, l’intenzione di proseguire la propria attività perché facenti parte della filiera delle attività essenziali; numero che però è in continuo aggiornamento, in quanto il flusso di richieste –specificano dal palazzo del Governo, prosegue ininterrottamente.
1038 le domande esaminate e istruite dalla commissione appositamente costituita dal Prefetto Ignazio Coccia, con la Camera di commercio, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil e le associazioni di categoria, nonché dalle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco.
Per 700 domande è stata richiesta della documentazione integrativa.
Ad oggi, sono 18 le autorizzazioni rilasciate a favore di aziende operanti in settori strategici per l’economia nazionale, mentre 33 sono state le aziende che hanno dichiarato di operare mediante impianti a ciclo continuo.
4 invece i provvedimenti di sospensione dell’attività nei confronti di altrettante aziende che non presentavano i requisiti per essere autorizzate a proseguire.