Circa seimila frontalieri hanno perso il lavoro a causa dell’emergenza coronavirus. L’allarme arriva dai sindacati. Si tratta prevalentemente di “lavoratori stagionali del settore turistico e lavoratori somministrati impiegati in vari settori”, dichiara Mirko Dolzadelli, responsabile Cisl per i frontalieri nel consiglio generale degli italiani all’estero. Per loro, aggiunge il sindacalista, “abbiamo chiesto l’estensione delle misure previste per le lavoratrici e i lavoratori italiani contenute nel decreto legge Cura Italia”. I frontalieri residenti in Italia lavorano in prevalenza nel Ticino, ma anche nei Grigioni e nel Vallese. “Due cantoni nei quali insistiamo – aggiunge Dolzadelli – perché vengano adottate le misure a salvaguardia della salute delle lavoratrici e dei lavoratori introdotte in Italia e nello stesso Canton Ticino”. Da quando è iniziata l’emergenza, il numero di coloro che varcano il confine ogni giorno per recarsi al lavoro si è ridotto drasticamente. Molte aziende ricorrono infatti al telelavoro e numerosi frontalieri rimarrebbero a pernottare in Svizzera durante la settimana, per evitare le code dovute ai controlli serrati in dogana.
La tutela dal punto di vista sanitario ed economico dei lavoratori
italiani nella Confederazione elvetica viene rivendicata da diversi politici.
“Massimo sostegno ai sindaci lombardi che stanno sollevando il problema da
settimane, inascoltati. – è intervenuto il leader della Lega, Matteo Salvini – Non
c’è tempo da perdere”.
“Vorremmo sapere se esistono degli ammortizzatori sociali per chi non può lavorare e quali tutele si intendono adottare per evitare possibili licenziamenti”, ha detto Raffale Erba, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle. “La precarietà del posto di lavoro non è l’unico problema che in questi giorni i frontalieri devono affrontare. Esiste anche un’emergenza sanitaria, legata ai possibili contagi di ritorno. A questo proposito, – ha concluso Erba – auspichiamo che tutta la Commissione Speciale Elvetica possa lavorare insieme all’assessore Massimo Sertori e di concerto con il Governo per cercare di trovare una soluzione efficace”.