Quasi ventimila persone controllate e altre 443 denunce per spostamenti immotivati e mancato rispetto delle norme del decreto per l’emergenza sanitaria. Le forze dell’ordine sull’intero territorio lariano stringono le maglie delle verifiche per individuare e sanzionare chi, violando le regole, mette a rischio la salute di tutti.
Nei controlli sono impegnati i carabinieri, gli agenti di polizia, i finanzieri e gli agenti delle polizie locali del territorio, con il supporto anche dei militari dell’Esercito italiano. La prefettura coordina gli interventi, che coinvolgono tutto il territorio della provincia di Como.
Nel periodo compreso tra sabato 21 marzo e ieri, le forze dell’ordine hanno controllato 19.892 persone e hanno accertato 443 violazioni delle regole sui divieti di spostamenti. In tre casi sono stati accertati reati più gravi ed è scattato l’arresto. Verifiche anche in 1.187 negozi e attività commerciali, dove sono state accertate e sanzionate 7 irregolarità.
Con l’ultimo decreto, il Governo ha sostituito la denuncia per la violazione dell’articolo 650 del codice penale con la sanzione amministrativa da 400 a 3mila euro. Chi si muove senza comprovati motivi avrà dunque l’obbligo di versare subito la somma prevista. Inoltre, se il mancato rispetto delle misure avviene attraverso l’utilizzo di un veicolo, le sanzioni sono aumentate fino a un terzo. Si può però ottenere una riduzione del 30% se si paga entro 30 giorni dal verbale. E se la violazione della stessa disposizione viene ripetuta una seconda volta, la sanzione viene raddoppiata.
Misure severe per chi si allontana da casa ed è sottoposto a quarantena perché risultato positivo al Covid-19. In questo caso, il decreto prevede l’arresto da 3 a 18 mesi e l’ammenda da 500 a 5mila euro, salvo che il fatto costituisca un più grave reato e dunque un delitto colposo contro la salute pubblica punito dall’articolo 452 del codice penale con la reclusione fino a 12 anni.