Metà dell’ospedale Sant’Anna di San fermo della Battaglia è dedicata al coronavirus. In Terapia Intensiva sono stati ricavati 27 posti letto per pazienti Covid-19, ulteriormente incrementabili in situazione di estrema criticità; a questi vanno aggiunti 5 posti letto in terapia sub-intensiva.
Complessivamente, 264 posti letto sui 500 sono dedicati al trattamento di pazienti Covid-19. Una riorganizzazione adottata in tre fasi, proporzionali all’aggravarsi dell’emergenza.
L’ospedale continua a garantire tutti i servizi e le attività connesse all’emergenza-urgenza. Nell’ambito della riorganizzazione regionale, inoltre, il Sant’Anna è stato individuato come centro di riferimento per il trattamento delle urgenze neurologiche-stroke (malattie cerebrovascolari acute). “Questo comporta – spiega il direttore generale di Asst Lariana Fabio Banfi – la necessità di garantire un equilibrio nell’utilizzo dei posti letto disponibili per poter assicurare un costante possibile impiego delle risorse per questi pazienti e per le urgenze chirurgiche”.
Resta confermato che tutti i codici minori (cosiddetti codici bianchi con esigenze non riconducibili all’emergenza-urgenza e quindi minore priorità, come, ad esempio, slogature, piccoli tagli…) dovranno fare riferimento al Pronto Soccorso dell’ospedale di Cantù. La decisione è legata alla necessità di concentrare il personale sui pazienti Covid e sulle emergenze-urgenze nonché sulla necessità di supportare il sistema regionale impegnato nell’emergenza Coronavirus. Nulla cambia per il Pronto soccorso Pediatrico e il Pronto Soccorso Ginecologico i cui pazienti continueranno a poter utilizzare il Sant’Anna.