L’ordinanza firmata dai ministri della Salute Roberto Speranza e dell’Interno Luciana Lamrogese impedisce gli spostamenti in un altro comune, se non per motivi urgenti o di salute.
Una misura adottata evidentemente per evitare nuovi esodi o spostamenti di massa da Nord a Sud, ma che – applicata alla lettera – genera dubbi e domande sulla possibilità di spostarsi per acquistare generi di prima necessità, come il cibo.
“Se nel mio paese manca il supermercato, posso spostarmi nel paese vicino?”
Questo il tenore di decine di domande rivolte sia alla nostra redazione sia ai centralini di comuni e prefettura.
E’ la stessa Prefettura di Como a fornire una indicazione di massima.
Nei comuni che non dispongono di una rivendita di cibo, oppure dispongono di un’unica rivendita magari di dimensioni molto limitate non sufficiente a garantire l’approvvigionamento di generi necessari, è possibile raggiungere il supermercato o la rivendita più vicina del paese limitrofo.
Ovviamente, viene rinnovato l’invito a usare il buonsenso e soprattutto a rispettare la ratio del provvedimento: limitare al minimo gli spostamenti, sia in termini di frequenza, che in termini di distanza.