Da cronogramma i lavori dovrebbero concludersi a maggio, a un anno dallo smottamento, ma a Civiglio è tutto fermo e i residenti sono ormai esasperati. Lo avevano annunciato e sono stati di parola: in consiglio comunale è esplosa la bagarre. La questione diventa anche, inevitabilmente, politica. E così, all’indomani della protesta dei residenti di Civiglio, che ha infiammato Palazzo Cernezzi, arrivano nuovi attacchi all’amministrazione Rapinese.
Frana di Civiglio, l’opposizione contro il sindaco Rapinese
“I residenti di Civiglio sono stati mortificati ancora una volta dal sindaco”, commenta Vittorio Nessi, consigliere di Svolta Civica. “Come suo solito, Rapinese quando è in evidente difficoltà scarica sugli uffici ogni responsabilità”, prosegue Nessi. “Le ragioni burocratiche dietro cui si nasconde sono pretestuose”, sostiene il consigliere di Svolta Civica. “Una frana ben più grande è stata risolta dal presidente Bongiasca in Val Cavargna in pochi giorni. Altro che Superman”, conclude Nessi.
“Forza Italia esprime piena solidarietà ai residenti di Civiglio, che da quasi un anno subiscono disagi pesantissimi e, giustamente, sono esasperati. Nonostante le promesse dell’amministrazione, la strada principale resta chiusa e i lavori non sono nemmeno realmente iniziati”. Così si legge in una nota diffusa dalla segreteria cittadina di Como e firmata dal segretario Davide Gervasoni. Poi l’attacco a Rapinese: “È gravissimo che il sindaco non sia intervenuto immediatamente per affrontare un’urgenza oggettiva procedendo senza indugi con gli strumenti straordinari che l’emergenza richiedeva”. E ancora: “Curioso che Rapinese, che solo pochi mesi fa sognava di annettere il Comune di Brunate, oggi dimostri di non riuscire neanche a occuparsi adeguatamente di una piccola frazione come Civiglio”.
“Nessuna risposta, solo una fuga di fronte ai cittadini”. Così Daniele Valsecchi, segretario cittadino del Pd, e Patrizia Lissi, capogruppo Pd in consiglio comunale, definiscono il consiglio di ieri. “Il buon senso avrebbe suggerito che il primo cittadino e l’assessore competente si staccassero dal consiglio e incontrassero i residenti, che – al contrario – sono vittime del vergognoso modo di fare a cui questa amministrazione ci ha abituati. Il sindaco non regge il confronto e, come sempre, ha deciso di buttarla in caciara, rispondendo con sterili monologhi gridati che però non servono a risolvere il problema”. Insomma, a Civiglio tutto al momento resta fermo e il dibattito è più acceso che mai.