Una contesa senza fine (almeno per ora) quella tra il Comune di Como e l’associazione Carducci. A dire la loro adesso sono gli studenti del Conservatorio, che in questo continuo rimbalzo di responsabilità sono probabilmente le vere “vittime” di uno scontro che non accenna a esaurirsi.
La battaglia è finita anche in consiglio comunale, dopo la sentenza della Corte d’Appello dello scorso 4 aprile, con cui è stato stabilito che l’associazione non deve pagare le bollette arretrate per gli spazi utilizzati nella storica sede di via Cavallotti. Il sindaco Rapinese resta fermo sulla sua posizione e assicura: “Del Carducci lì dentro non rimarranno neanche le briciole e per come si sono comportati”. E oggi, intorno all’ora di pranzo, anche gli studenti del Conservatorio hanno deciso di farsi sentire (letteralmente). Un gruppo di musicisti, infatti, si è ritrovato in via Cavallotti, fuori dall’associazione Carducci, e con un flashmob hanno posto l’attenzione sulla loro causa.
Scontro Comune-Carducci, il flashmob degli studenti
Mentre prosegue l’acceso scontro tra il Comune di Como e l’associazione Carducci, in un continuo (duro) botta e risposta per l’occupazione degli spazi dell’immobile in via Cavallotti, arriva ora la protesta degli studenti. Con un flashmob, è intervenuto anche un gruppo di ragazzi del Conservatorio, a cui finora è stato impedito di accedere.
Il contenzioso tra l’amministrazione comunale e l’associazione impedisce al Conservatorio stesso di utilizzare gli spazi all’interno della famosa struttura a due passi dal lungolago di Como. Per il momento, infatti, gli studenti del Conservatorio sono operativi soltanto nella sede di via Cadorna, non lontano dalle mura cittadine. I problemi vanno avanti ormai da diversi mesi e lo stallo prosegue. Il riferimento dei ragazzi impegnati oggi nel flashmob di via Cavallotti è alla diffida a insediarsi inviata dall’associazione a Comune e Conservatorio e ancora non ritirata. E ora la vicenda passa ai giudici.
L’intervento del sindaco Rapinese
Dopo la protesta pacifica degli studenti del Conservatorio di Como, che – come detto – hanno organizzato un piccolo concerto fuori dall’associazione Carducci, è intervenuto nuovamente il sindaco Alessandro Rapinese.
“Non mi darò pace fino a quando questi ragazzi non avranno ciò che loro spetta e che il Comune di Como ha loro concesso: la loro nuova sede di via Cavallotti”, scrive il primo cittadino comasco sui social. Poi ribadisce: “Appena i ragazzi saranno entrati, non mi darò pace fino a quando chi ha vietato loro tutto questo tempo di accedere, paghi il più caro prezzo possibile per aver ostacolato la cultura e il progresso della nostra città. E sapete bene che non mollo. Mai”. Poi conclude: “Viva il Conservatorio”.