Il questore di Como Marco Calì ha firmato due Dacur, daspo urbani, dopo gli episodi avvenuti nei giorni scorsi in Lungo Lario Trento e in Lungo Lario Trieste. Il primo è stato notificato al 38enne italiano di Tavernerio, già noto alle forze dell’ordine, che la sera del 19 aprile è stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e ricettazione. A far arrestare l’uomo una delle vittime, dipendente di un bar di viale Geno. L’uomo aveva parcheggiato l’auto in via Torno per andare a lavorare. La vettura era stata però forzata, il finestrino era stato rotto ed era stato rubato un sacco con all’interno alcuni oggetti personali. In serata, mentre il barista era in servizio, nel locale si era presentato il 38enne, chiedendo di poter depositare temporaneamente un sacco, esattamente corrispondente a quello rubato dalla macchina del dipendente. L’uomo non potrà frequentare un determinato perimetro del centro storico per almeno un anno. Il secondo dacur è stato notificato ad un 23enne di origine egiziana con precedenti e senza fissa dimora che, nella notte del 23 aprile, avrebbe rapinato un giovane, strappandogli una catenina d’oro dal collo. Il provvedimento gli vieterà di stazionare in prossimità di tutti i locali destinati all’intrattenimento e alla somministrazione di alimenti o bevande in precise zone della città per un anno.