Nel territorio di competenza dell’Asst Lariana, 1.039 cittadini attendono ancora il ricovero dal periodo 2020-2023. E i ritardi si sono accumulati anche negli ospedali privati accreditati e a contratto con il servizio sanitario regionale: le strutture dell’ATS Insubria sono a quota 5.998. I dati sono stati diffusi dal Pd regionale, che attacca: “La Lombardia è tra le Regioni che non hanno speso tutte le risorse del Governo per la riduzione delle liste d’attesa in sanità. Ben 46,5 milioni di euro stanziati da Roma per fare fronte ai mancati ricoveri negli anni dell’emergenza Covid non sono stati impegnati e, di conseguenza, al primo gennaio 2025 risultavano ancora 77.244 persone in attesa di prestazioni sanitarie con ricovero. Lo si legge in una delibera approvata dalla giunta regionale lombarda martedì 15 aprile”.
“Sono dati preoccupanti e dimostrano che non era un problema di risorse, che erano già stanziate, ma di incapacità della Regione a spenderle – dichiara il consigliere regionale del Pd, Angelo Orsenigo – La beffa è che pochi giorni fa la giunta regionale ha annunciato di avere messo a disposizione le risorse per effettuare i ricoveri arretrati, ma si tratta sempre delle stesse risorse statali che non sono state spese prima. Guardando i dati si vede che anziché migliorare, le liste d’attesa si sono ulteriormente allungate. Questo è inaccettabile, bisogna cambiare, – conclude Orsenigo – e lo vogliamo fare con la nostra legge di iniziativa popolare, ora in discussione in commissione, ma la condizione è che il centrodestra non continui a chiudere gli occhi davanti a questa situazione”.
“Il bello è che i soldi ci sono, sono arrivati da Roma – ha aggiunto il consigliere regionale del Pd, Carlo Borghetti – Fontana ha anche detto che i soldi arrivati da Roma sono stati tutti spesi ma questo non risulta, non è così. E’ necessaria un’organizzazione della sanità lombarda più efficiente, lo stiamo dicendo da tempo. E’ vero che c’è una carenza di personale, ma il personale si può pagare di più e si può utilizzare del personale per smaltire questi arretrati. Stanno aspettando da troppo tempo troppi lombardi”.
La replica della Regione
Immediata la replica della Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia. “La Regione – si legge in una nota – ha utilizzato 260 milioni per recuperare le liste di attesa relative agli anni 2022, 2023 e 2024, a fronte di risorse statali pari a oltre 229 milioni di euro. Quindi, oltre ad aver speso interamente i fondi statali per le liste d’attesa, ha integrato con 30 milioni di risorse proprie. Le attribuzioni delle risorse statali, purtroppo, non sempre sono puntuali, per cui la Regione, per assicurare le prestazioni ai cittadini, ha utilizzato fondi non spesi, relativi al periodo Covid, a causa della riduzione dei ricoveri e delle prestazioni. Ne deriva che, una volta ricevute le risorse statali, queste siano state impegnate in periodi successivi”.