(ANSA) – TRIESTE, 23 APR – La Polizia di Frontiera di Trieste, diretta dalla Procura – direzione distrettuale antimafia, ha arrestato otto cittadini turchi componenti di un’organizzazione dedita al favoreggiamento all’ immigrazione irregolare attraverso la ‘rotta balcanica’. Sono stati sequestrati 10 veicoli utilizzati per trasportare i migranti; in precedenza, sono stati arrestati altri tre cittadini turchi a Spalato (Croazia) dalla polizia croata. Gli stranieri irregolari individuati sono 52, tra cui molte donne e alcuni minorenni, anche molto piccoli. Le indagini, dirette dal procuratore Federico Frezza, sono cominciate dopo l’arresto di alcuni cittadini turchi in primavera ai controlli di frontiera di Trieste, che trasportavano prevalentemente turco-curdi e cinesi. La Polizia Giudiziaria di Trieste ha accertato un consistente flusso di stranieri irregolari, per lo più famiglie con minorenni al seguito, fatti arrivare in aereo in Bosnia e Serbia da dove venivano accompagnati in Italia in auto o su mezzi pesanti, attraverso Bosnia, Croazia, Slovenia. La destinazione del viaggio non era l’Italia ma il nord Europa, Germania in particolare. Il prezzo pagato per il viaggio dalla Turchia all’Italia oscillava tra i 4mila ed i 6mila euro. L’organizzazione aveva radicati contatti in Turchia, Bulgaria, Germania, Bosnia e Paesi Baltici. Alle indagini hanno partecipato le polizie croata e bulgara, esperti della Polizia turca e tedesca, uno distaccato alla Polizia di Frontiera Trieste, per cooperazione contro il trafficking in human beings in area balcanica e nord est italiana. Collaborazione avviata dopo una intesa tra Bundespolizei e Polizia di Stato. (ANSA).